80° Anniversario sbarco in normandia

6 Giugno 1944 è l’alba davanti alle spiagge della Cote de Nacre in Normandia

6 Giugno 1944 è l’alba davanti alle spiagge della Cote de Nacre in Normandia, precedute da un’imponente bombardamento aeronavale e dall’arrivo notturno delle prime truppe aviotrasportate, le fanterie sbarcano sulle spiagge della penisola del Cotentin. Duecentomila uomini previsti nel teatro delle operazioni con un rapporto di tre a uno a favore degli alleati, dai quindicimila ai ventimila tra morti, feriti e dispersi nel conteggio totale. Nomi come Caen, Carentan Saint-Lo e Bayeux e delle spiagge Utah, Omaha, Sword, Juno e Gold richiamano alla memoria degli appassionati di storia militare, di cinema, modellismo o come noi, collezionisti di mezzi militari, il fragore della battaglia le urla dei soldati ed il famoso click-clack usato dalle truppe aviotrasportate per riconoscere nella notte “amici e nemici” . Quei luoghi ora sono avvolti nel silenzio del ricordo rotto dal soffio del vento e dalla risacca del mare meta di “pellegrinaggio” di chi non ha dimenticato il sacrificio di quegli uomini. A 80 anni da quello che fu uno degli sbarchi anfibi più imponenti mai realizzati è un dovere ricordare tutti i soldati e i civili caduti, ma anche celebrare collettivamente la libertà ritrovata con il loro sacrificio.
Quest’anno è stato ancora più speciale e sentito e anche dall’Italia sono partiti migliaia di appassionati per condividere emozioni e sentimenti.
I tantissimi veicoli storici presenti hanno contribuito a rendere ancora più speciali e reali le celebrazioni: un grazie di ❤️ a chi ha portato
la bandiera dell’ASI in un luogo così significativo.
Presenti in forze la Commissione ASI Manifestazioni Moto, con la presidente Elvira Dal Degan, e il CRCS onlus – Cingoli e ruote per conoscere la storiaed in concomitanza con gli importanti festeggiamenti previsti, anche noi di CRCS saremo presenti alle celebrazioni-

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1944-2024: 80° Anniversario dello Sbarco in Normandia.

Ogni anno ci si impegna a ricordare ciò che accadde sulla costa francese nell’estate del 1944 e nei mesi successivi. È un dovere ricordare tutti i soldati ed i civili caduti, ma anche celebrare collettivamente la libertà ritrovata con il loro sacrificio.
Quest’anno è stato ancora più speciale e sentito e anche dall’Italia sono partiti migliaia di appassionati per condividere emozioni e sentimenti.
I tantissimi veicoli storici presenti hanno contribuito a rendere ancora più speciali e reali le celebrazioni: un grazie di ❤️ a chi ha portato la bandiera dell’ASI in un luogo così significativo.
Presenti in forze la Commissione ASI Manifestazioni Moto, con la presidente Elvira Dal Degan, e il CRCS onlus – Cingoli e ruote per conoscere la storia

4 Giugno

Crcs presenti con M8 greyhound a Overlord Museum – Omaha Beach

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6 Giugno

Incredibile esperienza a bordo del C-47A ’42-100971′, sopra le spiagge normanne. vero reduce del D DAY e successivamente dell’operazione market garden in Olanda

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8 Giugno

Le nostre ragazze The April Daisies Reenactment Group che rievocano con rispetto e passione i reparti femminili che hanno avuto un ruolo fondamentale durante la seconda guerra mondiale.
Eccole sul nostro GMC a Gold Beach con la nuova divisa dell’Army Nurse Corps utilizzata nel teatro europeo durante il secondo conflitto mondiale, per ricordare e portare omaggio a tutte le donne che hanno partecipato allo sforzo bellico.

9 Giugno

Sfilata ad Isigny sur mer

8 Giugno

“Cosa vi è rimasto impresso dell’80esimo anniversario del D-Day?”
Oh, da dove iniziare.. La pace che si respira a Pointe du Hoc, la luce del sole fino alle 23 che ti inonda durante il tramonto.
Le risate del gruppo di amici di sempre, i fiori regalati per strada alle anziane, le parole di orgoglio di un’originale Rosie The Riveter 98enne mentre stringe le nostre April Daisies che piangono commosse.
L’amore delle madri che ci fanno caricare i loro figli neonati sul GMC per una foto, lo scambio di opinioni con noti restauratori della scena europea, il salame e il formaggio sempre pronti sul cassone.
La storia vissuta sulla pelle tramite la lana pungente addosso, le forcine nei capelli, le mani piene di rughe e forza dei veterani che stringevano le nostre.
La bellezza delle cornamuse tra i campi di grano sulla strada per Arromanche, dell’Airshow con i radiali che urlano, degli occhi commossi di Sandro al nostro passaggio sul GMC a Grandcamp Maisy.
Le folle sulle strade, le nostre apparizioni sulla tv regionale, la sfilata dei veterani sulle Willys, il volo sul Dakota sulle spiagge dello sbarco, la griglia sulla spiaggia con gli abitanti del paesino normanno in cui alloggiavamo.
“Eh ma come, e i morti? E la sofferenza? E la storia?”
Sapete, nessuno dei veterani con cui abbiamo interagito ci ha parlato di morte. Nessuno ci ha voluto raccontare del dolore, della sofferenza, della fame, della paura.
Tutti hanno parlato di speranza. Di forza, di amore, di futuro, di bellezza, di orgoglio, di storie di vita vissuta dopo la guerra.
Nei loro occhi non abbiamo visto la sofferenza. Abbiamo visto gli occhi dei ragazzi che erano, dell’amore che provavano, delle passeggiate nei campi di grano e dei primi appuntamenti.
Così simili e così diversi da noi.
Ci hanno raccontato dei loro figli che festeggiavano il loro settantottesimo compleanno, delle loro bellissime mogli, dei loro viaggi, della loro fortuna di essere vivi.
E la nostra fortuna, l’indicibile e incomparabile fortuna di aver potuto stringere le loro mani, vedere i loro volti, sentire quella forza sprigionarsi
da corpi centenari ci ha lasciato la consapevolezza che non saremo mai all’altezza di capire il loro dolore e il loro passato, per quanto possiamo studiare, replicare le divise, restaurare i veicoli.
Non saremo mai degni di calpestare quelle spiagge e di raccontare la storia al posto loro.
Però io ve lo giuro, renderemo loro omaggio ricordandoli ogni giorno della nostra vita.
E rideremo, ballaremo fino a tardi, ci baceremo, faremo l’amore, studieremo, gioiremo, piangeremo, provaremo tutte le emozioni del mondo.
Saremo liberi. Per loro. Grazie a loro. Per sempre.